Facciamo due chiacchiere con Elisa de Portu, Head of Digital di Integra Solutions e Co-founder di Romagna Digital Valley per scoprire com’è iniziata la sua storia d’amore con il mondo del Digital.

Ciao Elisa, presentati in due parole

Sono Elisa de Portu, e come hai scritto, ricopro il ruolo di Head of Digital presso Integra Solutions dove mi occupo di progetti di trasformazione digitale per i clienti dell’agenzia e di innovazione. Sono anche co-fondatrice della startup benefit, Romagna Digital Valley per cui seguo la progettazione scientifica del nostro master in Digital Skills. Mi piace moltissimo insegnare e fare divulgazione, perché credo che il digitale possa essere una grande chiave di crescita per i talenti del nostro territorio, ma anche per le imprese.

Da quanto tempo svolgi questa professione?

Lavoro in questo settore da tanti anni quasi 20 ormai. Mi è sempre piaciuto, anche se quando ho iniziato si faceva tutt’altro.  Pensa che quando mi sono laureata era il 2004, in Italia non c’era nemmeno Facebook :)

Cosa rende il digital marketing il lavoro giusto per te?

E’ un lavoro che intreccia competenze scientifiche e umanistiche. A me piace molto l’innovazione tecnologica, ma anche comunicare con le persone. Internet è qualcosa che ha cambiato il nostro modo di vivere ed è sempre in cambiamento. Ci sono tante implicazioni nel digitale: etiche, economiche, sociali. Per me è sempre stato affascinante cercare di attraversarne la complessità per vivere consapevolmente nel mio tempo.

Quali attitudini dovrebbe avere una persona che desidera lavorare in un ambito come il tuo?

Curiosità, capacità analitica e creatività sono essenziali. È fondamentale avere un approccio orientato al cambiamento e alla crescita personale che passa anche dallo studio. Certamente in tutti gli ambiti ormai viviamo in una condizione di formazione permanente, ma nel marketing digitale una variabile molto rilevante è la velocità. Non bisogna essere pigri :)

Come hai scoperto le tue?

La verità è che a me è sempre piaciuto studiare, un po’ di tutto. E il digital marketing è una materia ampia che permette sempre di scoprire nuove cose. Io ci sono arrivata un po’ per caso, certe professioni quando io ho iniziato nemmeno esistevano. Tuttavia mano mano che le cose cambiavano, sentivo che in quel movimento ci stavo bene. 

Hanno sempre fatto parte di te o le hai acquisite nel tempo?

Nel digital marketing le cose si imparano facendole. Considera anche che è un ambiente pieno di professionisti brillanti, generosi nella condivisione e che credono molto nel networking. Io stessa all’inizio ho avuto molti mentori da seguire, che mi hanno aiutato a muovere i primi passi ed è un approccio che cerco sempre di restituire soprattutto attraverso RDV.

Quanto è cambiato il mondo digital da quando hai iniziato a lavorarci?

Enormemente. Quando ho iniziato, molte delle piattaforme che oggi sono essenziali non esistevano ancora. Era un internet molto diverso, più orientato alle community, non così pervasivo, sicuramente più ingenuo. Oggi il digital marketing è legato a doppio filo al mondo dell’informazione e dell’intrattenimento e questo genera molte distorsioni, ma è anche da un certo punto di vista più maturo nei modelli di conoscenza. Poi adesso c’è l’intelligenza artificiale generativa che è decisamente un game changer.

Pensi che oggi sia più semplice o più complesso entrarvi a far parte?

È più complesso per via della vastità e delle specializzazioni necessarie, ma è anche più accessibile grazie alle molteplici risorse formative disponibili. Inoltre c’è tantissima richiesta di lavoro da parte delle imprese, quindi con il bagaglio giusto è facile inserirsi come figure junior anche da giovanissimi.

Quanto conta l’età anagrafica per chi si affaccia per la prima volta a un lavoro come il tuo o al mondo del digital in generale?

L’età è relativa. Conta molto di più la passione, la volontà di imparare e di restare aggiornati. Nel digital, l’innovazione è all’ordine del giorno, e chi è disposto a evolversi può sempre trovare spazio.

Cosa consigli a qualcuno che desidera avvicinarsi al tuo ambiente professionale?

Consiglio di partire con un atteggiamento umile, con poche certezze e molte domande. Muoversi nel digitale non significa saper usare bene un tool o creare contenuti sui social, ma avere lo sguardo largo, chiedersi il perché delle cose, costruire delle strategie nel medio e lungo termine di cui si possono misurare i risultati. Bisogna stare vicino a chi questo lavoro già lo fa e può allenarti al ragionamento, più che all’acquisizione di nozioni. 

Perché tanto non si finisce mai di imparare, ma è come lo fai e con chi lo fai che fa la differenza. 

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